Birth
2023
Un universo immaginario è costruito a partire da immagini di ecografie fetali in 2D e del cosmo, stabilendo un parallelo tra la vita che si sviluppa nel grembo materno e quella che si manifesta nell’universo. Le ecografie diventano visioni cosmiche, generate dall’eco degli ultrasuoni che attraversano il corpo. Nei feti, la visione bidimensionale restituisce un paesaggio di luci e ombre, stelle che si muovono in un cielo notturno interrotto da zone di oscurità. La nascita appare come un’espansione vitale che si apre nell’universo, introducendo nuove connessioni e possibilità, un passaggio verso l’infinito. Birth diventa così una metafora della vita che palpita in ogni istante, la prima culla che accoglie l’essere umano.
Il video è proiettato sul muro e sul corpo di Serafina Cotugno, donna disabile seduta, che osserva i visitatori attraverso occhiali neri.
In citazione e omaggio a Seconda soluzione d’immortalità di De Dominicis, la presenza di Serafina introduce un elemento enigmatico e indecifrabile. La sua figura, al tempo stesso interna al video e fisicamente presente nello spazio, sembra indicare un cammino e una via da seguire per sondare l’enigma dell’apparizione della vita.
Vidéo 6'05, dimensions variables
Assise : Serafina Cotugno
Conception et réalisation du son : Christophe Nez
Montage vidéo : Nikita Gouzovski





